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Diverso

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  Statement e Concetto  

Sublime XXI

Fluid art? Il marmo? La ricerca della ricchezza? Il mondo dentro i Geodi e le pietre vulcaniche?

O forse la “bellezza” dell’inquinamento dell’acqua piena di oli combustibili?

Magari questo ci ricorda un mondo magico e pieno di colori? Droga? Fuggire dalla realtà? O dalla quotidianità?

 

Creare la casualità insieme all’autorità attraverso i colori.

 

Ci ricorda un mondo così reale e così irreale allo stesso tempo.

 

Noi umani amiamo mescolare! Tendiamo a mescolare più cose insieme sin da quando siamo bambini. Mescoliamo sia le cose concrete che quelle astratte.

 

Mescolare vuol dire che ci sono almeno due o più elementi, e non-mono, che vengono uniti piano piano, a volte in modo vertiginoso (come i liquidi), che possono essere mescolabili o no. Questo forse vuol dire che il genere umano ama vedere elementi diversi insieme e uniti. La variazione, la diversità in realtà tendono a diventare uno, mono. 

 

Nel mondo non esiste né bianco né nero; Esistono entrambi e esistono le sfumature tra di loro. Esistono anche altri colori e le loro sfumature. Possono essere mescolati per creare sfumature quasi infinite. 

 

Fluid art ci piace perché è affascinante, è semplice, è così comprensibile visivamente, nonostante che non assomiglia a niente di tutti i giorni o niente di figurativo. Forse attiva un’antica gene che ci ricorda la natura non contaminata, gli animali velenosi, le piante velenose, le muffe, le onde dell’oceano o i vulcani. È un allarme affascinante, è sublime. È vedere i colori che si abbracciano, si baciano e si uniscono nonostante la differenza ed i contrasti tra di loro, senza perdere totalmente la loro origini di colore ma parzialmente iniziano a mescolarsi con colori vicini creando sfumature nuove.

 

Ci ricordano la ricchezza ma la semplicità nello stesso momento. La continuità del movimento ma anche la staticità. La mono dimensionalità ma anche la polidimensionalità. È una dicotomia ma anche una forte unità. È misterioso ma in realtà non nasconde niente.

 

Fluid art è così popolare ma nonostante tante ripetizioni mantiene la sua rarità affascinante. 

 

Fluid art è un inquinamento dell’arte attraverso l’arte! È il mondo tra l’artista e il non artista. È la rappresentazione dell’umano nel ventunesimo secolo che mescola tutto insieme, è veloce e semplice, superficiale e ama la bellezza visivamente immediata.

 

2022

Alireza Mohtashami

Sublime XXI Alireza Mohtashami Artwork

Avvinami!

Tanti pensano che il vino sia nato in Persia (attuale Iran) tanti anni fa. La parola Sharaab che deriva dall’Arabo in Persiano significa vino. Analizzandola superficialmente sembra che è costruita da due parole: “shar” che in Farsi (lingua persiana) significa anche depravazione e “aab” che in Persiano vuol dire l’acqua: L’acqua depravata!

 

Il vino è stato sempre una parola metaforica nelle poesie Persiane. Come anche “mast” ovvero la persona ubriaca di vino che potrebbe significare tante cose nelle poesie come innamorato, allegro, leggiadro, spiritualmente alto…

 

Nella mitologia greca e romana la creazione del vino tante volte viene proposta attraverso allegorie ed immagini di feste, di orge e rapporti sessuali oggi giorno considerati estremi. 

Il vino è un insieme tra volontà e ricerca dell’uomo, la forza della natura e una sorta di energia animalesca per realizzare una bevanda magica! 

 

Il vino è l’unica cosa in comune che si trova in paradiso, nell’inferno e in terra!

 

2020

Alireza Mohtashami

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I Muri Anche Gridano!

L’architettura e l’umanità hanno sempre un rapporto diretto l’una con l’altra. Un rapporto pieno di emozioni che danno l’anima ad una creazione architettonica dove l’energia ci balla dentro grazie non solo al suo creatore ma anche alle persone che ci passano, ci vivono e la toccano.  I muri sono i pavimenti verticali che mantengono le tracce delle persone sulla loro pelle. I muri sono dei tesori della memoria e dei segreti raccolti per diversi anni. I muri ascoltano ma non parlano, gridano!

 

È interessante che la serie di opere “I muri anche gridano” sembri che già esiste un'opera d'arte sui muri delle città. Tutti ci passano davanti, li influenzano e li modificano ma senza notarli, continuando la loro strada… È come se io quando passo davanti a loro mi gridassero: no! Mi urlassero. Poi guardo l'immagine del muro dallo schermo della mia macchina fotografica e ne faccio una foto, documentandolo lo immortalo in quel momento del giorno o della notte e della stagione, in quello stato d’animo mio e in quello stato del muro. Non appena scatto una foto, non urla più, mi segue solo con i suoi occhi in silenzio... Il destino di questo muro è molto triste; dal muro va allo schermo della fotocamera, poi allo schermo del computer, alla stampante e alla fine va appeso sulla parete! Un muro vivo ed un muro morto! Non so quale muro sia veramente vivo, quello installato sulla parete della galleria o quello in città... ma so che solo alcuni muri stanno urlando e alcuni di loro non hanno niente da gridare, ancora!

 

2013 - 2022

Alireza Mohtashami

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Alireza Mohtashami Khojasteh

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 About 

Persiano, attualmente residente a Firenze, Italia. La mia vita artistica ha diverse dimensioni: Scultura, Installazione, Fotografia, Video, Web Design e Musica.

Laureto all'Accademia di Belle Arti di Firenze.
Laurea Magistrale in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi.

Collaboro con Marco Bechi, esperto enogastronomico, blogger e critico dal 2015.
Alireza Mohtashami
Alireza Mohtashami (1993)

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